sabato 19 dicembre 2015

Un viaggio da babbani alla scoperta del mondo (reale) di Harry Potter

Avete preso bacchetta magica, impacchettato le vostre cose nel baule e sistemato la vostra civetta per il viaggio? Bene, allora siete pronti a inforcare la scopa per volare fino in Inghilterra alla scoperta dei luoghi reali che hanno ospitato, per così dire, i luoghi immaginari della saga di Harry Potter.

O almeno è quello che piacerebbe fare a me. Ecco uno di quei viaggi che forse un giorno farò e che, nel frattempo, mi diverto a organizzare. Perché? Innanzitutto perché cercare mete e trovare itinerari interessanti è il primo passo di ogni viaggio. E poi per poterlo condividere con voi, chiedendovi di farmi sapere come è andata se doveste vivere questa esperienza prima di me.

E ora veniamo al viaggio. La mia idea è un giro di 10 o di 17 giorni a seconda della disponibilità, sia di tempo che di budget. Al momento non ipotizzo alcuna possibile soluzione per il viaggio di andata e ritorno (anche se temo che noi babbani saremo costretti a prendere un banalissimo aereo per Londra), per il vitto e per l’alloggio, perché senza date è difficile fare ipotesi utili. Sicuramente la cosa migliore è noleggiare una macchina per poter essere più liberi di girare e fermarsi quando si trova qualcosa che vale la pena vedere (anche se non ha niente a che fare col maghetto nato dalla fantasia di J. K. Rowling).

Ora chiudete gli occhi (almeno quelli della razionalità, perché se li chiudete davvero non potete proseguire nella lettura), e che il viaggio abbia inizio!

Giorno 1 – 2 - 3
Il primo giorno lo considero libero, perché il tempo a disposizione dipende dall'orario di arrivo del volo. Quindi di solito io non considero visite il primo giorno. Se poi si arriva al mattino e si riesce a muoversi già nel pomeriggio, tanto meglio.

Quindi ecco la mia proposta per il primo giorno utile, che ipotizzo sia il secondo di viaggio.



Iniziamo dove tutto ebbe inizio, alla Reptile House dello Zoo di Londra a Regent’s Park. Qui è dove Harry, nel primo film, scopre non solo di avere dei poteri magici, ma anche di avere il dono di parlare con i serpenti.
Finita la visita andiamo alla stazione della metro di Camden Town per prendere la Northern line, direzione Morden, fino alla stazione di King's Cross, seconda tappa fondamentale del nostro tour. Qui è dove parte il binario 9 ¾. Per vederlo abbiamo due possibilità: o provare a schiantarci nella colonna tra i binari 9 e 10, oppure andare al negozio di gadget dedicato a Harry Potter e fare una foto col carrello messo lì appositamente.



All’esterno della stazione possiamo contemplare la facciata della stazione di St. Pancras, da dove Harry e Ron prendono il volo con la Ford Anglia del signor Weasley in “Harry Potter e la camera dei segreti”.
E ora via verso Claremont square, dove potremo ammirare le villette a schiera utilizzate come set per Grimmauld Place, dove si trova la casa di Sirius Black, diventata poi sede dell’Ordine della Fenice. Per arrivarci possiamo concederci una camminata di circa un quarto d'ora.

Il secondo giorno a Londra è un po’ più pieno, ma in realtà non c’è niente da visitare quindi serve meno tempo per ogni tappa.


Iniziamo con Leadenhall Market, un bellissimo mercato vittoriano coperto dove possiamo fare tutti i nostri acquisti per Hogwarts. Ci troviamo infatti a Diagon Alley e al 42 Bulls Head Passage possiamo vedere l'ingresso al Paiolo magico. Le stazioni della metro più vicine sono Bank (servita dalla Central, dalla Northern e dalla Waterloo & City line) e Monument Station (lungo Circle o District line).



Prossima tappa il Millennium bridge che possiamo raggiungere con una camminata di circa un quarto d'ora o prendendo la metro a Monument street (Circle line direzione Embankment e Vittoria o District line direzione Ealing Broadway, Richmond o Wimbledon) per scendere dopo una fermata a Mansion House. Questo ponte pedonale è quello che viene distrutto dai Mangiamorte all'inizio del film "Harry Potter e il principe mezzosangue" mentre nel libro non viene menzionato, però vale comunque la pena andarci per la vista sul Tamigi e sulla cattedrale di St. Paul (quella della vecchina che dava da mangiare ai piccioni in Mary Poppins, tanto per rimanere in ambito cinematografico).
A questo punto proseguiamo verso l'Australia House (una ventina di minuti a piedi, per lo più lungo il Tamigi, oppure proseguendo il nostro viaggio in metro fino alla stazione successiva, Temple). L'Australia House nella realtà babbana è la sede dell'Australian High Comission, ma per noi fan di Harry Potter è il luogo che ospita gli interni della Gringott. Non so se si possa entrare per dare un'occhiata (non ci sono visite guidate o cose del genere), ma il tentativo direi di farlo comunque.
La prossima fermata della metro, riprendendo la Circle o la District line a Temple, è Embankment e da qui possiamo raggiungere l'incrocio tra Great Scotland Yard e Scotland Place, dove Harry e il signor Weasley prendono una cabina come ascensore per entrare al Ministero della Magia in "Harry Potter e l'Ordine della Fenice".
A questo punto possiamo concludere il nostro giro riprendendo la nostra solita metro, stesse linee e stesse direzioni, fino alla fermata di Westminster, che è la stazione attraversata da Harry e il signor Weasley  per andare al Ministero. Mi rendo conto che non è un luogo che ci può evocare forti emozioni, ma è vicino al Big Ben e al Palazzo di Westminster che comunque meritano di essere visti.
In alternativa, se proprio volete qualcosa che abbia avuto un ruolo più importante nella storia, potete andare alla fermata di Surbiton, a sud ovest della periferia di Londra, dove ci sono il bar dove Harry è seduto all'inizio del "principe mezzo sangue" e il binario dove incontra Silente. Non è una stazione della metro quindi bisognerà prendere la ferrovia per raggiungerla.



Il terzo giorno lo si potrebbe dedicare alla visita dei Warner BrosStudio di Londra, ospitati nei Leavesden Studios dove sono stati girati tutti i film della saga. Si possono visitare, ad esempio, i set originali della Sala grande, l'ufficio di Silente, la capanna di Hagrid. Inoltre, ci sono oggetti, costumi e un bar che vende la burrobirra. Io ero stata agli studios di Los Angeles dove ho indossato il cappello parlante che mi ha indicato la mia casa (Tassorosso) e avevo assaggiato la burrobirra (una delle cose più pastose e dolci che abbia mai bevuto e se non fosse stata parte integrante della storia l'avrei buttata nel primo tombino...e invece l'ho bevuta tutta).



Giorno 4
Londra – Wexham (34,7 km – 51 minuti)
E' giunto il momento di prendere la nostra macchina e di iniziare il nostro giro per la Gran Bretagna, che ci porterà fino in Galles e, se lo faremo tutto, in Scozia.



In  meno di un’ora raggiungiamo Black Park in Wexham, Buckinghamshire, il bosco dove è stata ambientata la Foresta proibita. Pare che sia talmente fitto e contorto da non aver avuto bisogno di molti lavori per trasformarlo nel set ideale.

Wexham – Martins Heron (22 km – 29 minuti)
Seconda tappa della giornata il 12 Picket Post Close, Martins Heron, Berkshire: questo è l’indirizzo della casa che nei film è abitata dalla famiglia Dursley, gli zii di Harry Potter, al 4 Privet Drive. Ovviamente, nella realtà è un’abitazione privata e quindi è necessario prestare attenzione per non disturbare le persone reali che qui vivono.

Giorno 5
Martins Heron – Lacock (120 km – un’ora e 26 minuti)
E’ giunto il momento di riprendere le lezioni quindi recuperiamo il libro di testo, possibilmente non quello del Principe mezzosangue, e dirigiamoci all’abbazia di Lacock per assistere alle lezioni di Difesa contro le arti oscure tenute dal professor Raptor (nella Warming Room) e alle lezioni di Pozioni del professor Piton (nella sagrestia).

Una volta finita la visita conviene portarsi avanti nel viaggio e raggiungere Pembrokeshire, in Galles, in modo da poter dormire in zona e poter dedicare tutto il giorno seguente alla visita del posto.
Lacock – Pembrokeshire (249 km – due ore e 50 minuti)

Giorno 6
Oggi ci si coccola un po’, con passeggiate in riva al mare a riempire gli occhi di viste spettacolari. Io sono una grande sportiva solo nei miei sogni, ma se voi siete patiti di surf questo dovrebbe essere il posto ideale. Il motivo per cui rientra nel nostro itinerario “potteriano” non ha niente a che fare con le sue onde, bensì con le sue dune che hanno fatto da sfondo per il cottage di Bill Weasley and Fleur Delacour nell’ultimo episodio della saga.

Giorno 7
Pembrokeshire – Gloucester (246 km – due ore e 52 minuti)
Pausa finita, è tempo di tornare a scuola. Nella Cattedrale di Gloucester sono state girate alcune scene dei primi due film, tra cui quella in cui Harry e Ron fuggono dal troll. La curiosità legata a questo luogo è che si dice che la vecchia cripta sia infestata dai fantasmi. Ok, non si tratta di Nick-Quasi-Senza-Testa o Mirtilla Malcontenta, bensì dei monaci che vivano qui un tempo, ma l’atmosfera misteriosa è comunque assicurata.

Finita la visita credo sia una buona idea avvicinarsi a Oxford perché la giornata di domani si preannuncia intensa.
Gloucester – Oxford (77,6 km – 1 ora e 18 minuti)

Giorno 8



La città universitaria di Oxford è il luogo ideale per dare sfogo alla fantasia e immaginarsi come sarebbe essere una studentessa o uno studente di Hogwarts. Prima tappa il Christ Church College dove si trova la sala grande, quella dei pranzi e della prima riunione di ogni anno, per intenderci. In questo college sono state girate anche altre scene (sulla scala di pietra e nel chiostro), ma questo è sicuramente il luogo più significativo.
Proseguiamo verso la Bodleian Library, dove si trova la Duke Humfrey's Library utilizzata come biblioteca di Hogwarts. Nell'edificio a fianco, la Divinity School, con il suo soffitto a volta lavorato e grandi finestre, sono state girate le scene dell'infermeria di Hogwarts.
Ha ospitato un set dei film di Harry Potter anche il New College Cloister (sotto l’albero principale hanno girato la scena in cui Draco viene trasformato in furetto davanti a Harry da Malocchio Moody), mentre il Pitt Rivers Museum ha ispirato Diagon Alley.

Giorno 9
A questo punto bisogna decidere se rientrare in Italia, tornando verso Londra (da Oxford: 96 km – un’ora e 34 minuti) per riprendere il volo del rientro o proseguire il viaggio alla scoperta dei luoghi che hanno fatto da scenario alle avventure cinematografiche di Harry Potter.

Siccome questo è un sogno, io decido di continuare (e almeno virtualmente mi aspetto che voi proseguiate insieme a me) e il prossimo trasferimento sarà…
Oxford – Goathland (395 km – 4 ore e 27 minuti)
Ok, noi abbiamo la nostra macchina per muoverci, ma credo sia opportuno fare tappa alla Stazione Goathland. Perché? Beh, perché è la stazione di Hogsmeade dove arriva l'Hogwarts Express!


Giorno 10
Goathland – Durham (95,6 km – 1 ora e 28 minuti)
La cattedrale di Durham ha ospitato diverse scene: nel chiostro innevato Harry fa volare la sua civetta nel primo film e Ron vomita lumache nel secondo. Meglio mantenere il controllo però, perché qui vicino, nella Chapterhouse, c’è l'aula della professoressa McGranitt. Se non vogliamo essere sgridati o accusati di essere dei nullafacenti, conviene andare all’esterno dove sono state girate alcune scene delle lezioni di Quidditch.

Giorno 11
Durham – Alnwick (87,1 km – 1 ora e 12 minuti)
Lasciamo l’auto per un momento e recuperiamo la nostra scopa per visitare l’Alnwick Castle, all’esterno del quale sono state girate le lezioni di volo nel primo film.

Giorno 12 - 13
Durham – Glenfinnan (455 km – 5 ore e 51 minuti)
Ricordate il treno partito, o che stava per arrivare, alla stazione di Hogsmeade? Bene, potremo vederlo passare fumante sul Viadotto di Glenfinnan. Questo è uno dei pochi luoghi di questo viaggio che ho già visto e vi assicuro che il treno con la locomotiva a vapore che passa sul viadotto sembra davvero l'Hogwarts Express della nostra fantasia. Meglio lasciare la macchina la parcheggio e salire lungo la collina per avere una vista migliore.


Giorno 14
Glenfinnan - Glen Nevis (36,4 km – 40 minuti)
Il Glen Nevis ha fatto da sfondo alle partite di Quidditch, oltre che a numerose scene di Braveheart, Rob Roy e Highlander II, mentre le cascate di Steall Falls, sempre sul Glen Nevis, hanno fatto da sfondo al Torneo Tre Maghi. Meglio indossare scarponcini da trekking e vestiti comodi perché c’è da camminare alla scoperta delle highlands scozzesi.

Giorno 15-16-17
Glen Nevis – Edimburgo (244 km – 3 ore e 32 minuti)
Per rientrare in Italia in questo caso meglio prendere un volo da Edimburgo, per due ragioni. La prima, poter visitare questa bella città. La seconda, prendere un tè (o, ancora meglio, una cioccolata calda con i marshmallow) a TheElephant House (21 George IV Bridge), il pub dove la Rowling ha scritto il primo romanzo della saga di Harry Potter.



Beh, vi ringrazio per avermi fatto compagnia in questo viaggio. Spero che anche per voi Harry Potter sia stata una magica scusa per scoprire luoghi che solitamente rimangono fuori dagli itinerari turistici più tradizionali. Se, tornando alla realtà, avete seguito anche solo in parte il mio programma di viaggio vi chiedo di scrivermi per farmi sapere come è andata, cosa vi è piaciuto di più e cosa aggiungereste secondo la vostra personale esperienza. Per farlo potete usare il web babbano lasciando riposare gufi e civette.




venerdì 18 dicembre 2015

C'è aria di Natale a Dresda

Come dire, se atmosfera natalizia deve essere che atmosfera natalizia sia, ma alla grande, con tutti i simboli della tradizione e, perché no, della società consumistica con i vari cappelli di babbo Natale, le luci e le vetrine addobbate per la festa. Se anche voi la pensate così, allora il mio consiglio è quello di prendersi qualche giorno e partire alla volta di Dresda.


Capitale della Sassonia, definita la Firenze sull'Elba all'epoca del Canaletto, che l'ha ritratta più volte, Dresda è sicuramente una città che ha molto da offrire in termini di luoghi storici e musei da visitare. Ma a noi, quelli a cui basta sentire le prime note di Jingle Bells (o meglio di Stille Nacht visto che siamo in Germania) per immaginarci circondati da amici a far baldoria, del lato storico-artistico-culturale-paesaggistico-ecc-ecc non ce ne importa nulla in questo momento. Quello che ci interessa è il Christkindlmarkt, ovvero il mercatino di Natale. Anzi, nello specifico, i mercatini di Natale. A Dresda infatti, come nella maggior parte delle città tedesche, non c'è solo un luogo che ospita le caratteristiche casette piene di oggetti natalizi, ma in ogni parte della città è possibile scoprire una piazza, un viale pedonale o un cortile interno pieno di decorazioni, oggetti di artigianato e specialità gastronomico. E la cosa più divertente qui è che ogni mercatino ha una personalità che lo contraddistingue dagli altri.


Vicino alla Frauenkirche, ad esempio, c'è un mercatino piccolo, ma molto caratteristico, con una gigantesca piramide natalizia che ospita uno stand che propone vin brulè e altre bevande calde.
Spostandosi dall'altra parte del fiume, lungo la Hauptstrasse, ci sono una serie di stand, per lo più gastronomici, che propongono specialità da tutto il mondo. Proseguendo lungo questa strada potete raggiungere il Neustadt Kunsthofpassag per scoprire un colorato quartiere dove anche le colonnine per pagare il parcheggio aspirano a diventare opere d'arte.





Qui potete ammirare una serie di eccentrici edifici, affacciati su un cortile interno, ispirati agli elementi naturali, con imbuti che suonano quando piove, lastre di alluminio dorate che riflettono i raggi solari e via dicendo.




Anche qui troverete alcune bancarelle che ci riportano al tema del nostro viaggio, il Natale. Tra i mercatini che potrete visitare i più caratteristici, secondo me, sono il mercatino medievale nello Stallhof, il cortile delle scuderie del castello. Bisogna pagare per entrare ed essere catapultati nel passato, tra figuranti in costume, spettacoli a tema e stand che vendono oggetti e specialità culinarie che ti regalano l'impressione di aver fatto un salto nel tempo.



E poi c'è lui, IL mercatino di Natale, quello dell'Altmarkt, con le casette decorate ognuna con un soggetto diverso, pieno di gente, colori e profumi. Se volete sentire, vivere e respirare il Natale come se foste in una pubblicità della Coca Cola degli anni '80 allora è qui che dovete venire!