venerdì 9 ottobre 2015

Dracula: traumi infantili o follia sanguinaria?

Sono sempre più convinta che molte vicende storiche sarebbero state completamente diverse se fosse entrato in scena un bravo psicologo. Come ad esempio nel caso di Vlad III, principe di Valacchia, che ha ispirato la storia del vampiro più famoso del mondo, Dracula. 



Nato a Sighisoara da Vlad II fu mandato in Turchia da piccolo, insieme al fratello minore, a garanzia di un patto di pace siglato dal padre con il sultano. 



Anche se non fu rinchiuso in prigione ma venne cresciuto relativamente libero, il piccolo Vlad maturò un odio profondo nei confronti dei turchi. In Turchia completò la propria formazione imparando le più atroci tecniche di tortura. 

Tornato in Romania divenne principe di Valacchia e governò mantenendo l'ordine grazie all'introduzione di pene corporali durissime. Tanto per fare un esempio, ai mercanti che rubavano tagliava un braccio. 

Difese il suo regno dai turchi attraverso una strategia del terrore, impalando i suoi nemici o comunque sottoponendoli ad atroci torture. 

Il suo regno fu interrotto da un lungo periodo di prigionia, causata dal fratello che con un inganno riuscì a farlo incarcerare dal re di Transilvania per prendere il suo posto. 


Tornato al potere, regnò ancora per qualche anno finché non fu ucciso. La sua testa decapitata fu spedita al sultano come prova della sua morte e il corpo fu sepolto non si sa dove. 

Andando in Transilvania è d'obbligo visitare il castello di Bran, conosciuto come il castello di Dracula. 

 
In realtà Vlad non lo abitò mai. Ci rimase solo alcuni giorni durante il viaggio verso la prigione. Qui visse invece suo nonno, re di Transilvania. 


Fu Bram Stoker che descrisse questo castello come la dimora del conte Dracula. 


Stoker scrisse il suo romanzo più famoso senza recarsi in Romania, ma documentandosi a distanza sulla storia di questo principe sanguinario. Il fatto che lui per primo avesse scelto come soprannome "l'impalatore", che il suo simbolo fosse un drago, che Dracula significasse diavolo, che lui fosse un amante di torture e pratiche sanguinarie e, non ultimo, che avesse un aspetto tutt'altro che rassicurante, gli hanno permesso di conquistare la fama di "capo-vampiro". 

Al di là della leggenda, il castello di Bran, dimora prediletta della regina Maria, è un bellissimo castello che merita di essere visitato (anche se il biglietto di entrata di 30 lei è sicuramente più caro rispetto alla media locale).

















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