sabato 22 agosto 2015

Cornwall by the sea (ovvero mare e spiagge)

Andare al mare in Cornovaglia significa lasciare a casa l'atteggiamento che ci porta a dire cose del tipo "oggi è nuvolo, non è giornata da spiaggia". Se volete cavalcare le onde, cercare granchi o qualsiasi altra cosa vogliate dovete mettere in conto pioggerelline, nebbioline e vento, armarvi di asciugamani, ventine e muta, inforcare le vostre infradito e partire con l'aria di chi ha il vento tra le mani, cerca la sua onda e i mercoledì da leoni li vive regolarmente. 
Per andare dove? Ecco qualche alternativa. 

Dentro il porto a Mousehole e St. Ives
Una vita da spiaggia molto apprezzata dai bambini pare essere quella nelle baie all'interno dei porti. Qui con la bassa marea si può giocare sulla spiaggia con paletta e secchiello per poi spingersi verso l'entrata del porto fino al mare per fare il bagno. Io vi propongo gli esempi di Mousehole e St. Ives perché sono due dei paesi della Cornovaglia che preferisco. 




Kynance Cove
Dicono che sulla costa meridionale della Cornovaglia l'acqua sia di qualche grado più calda rispetto al nord, quindi ecco la proposta per i freddolosi (per me è comunque ghiacciata, ma non so se faccio testo): Lizard Point con la bellissima spiaggia di Kynance Cove. Passeggiando sulla costa ne potete trovare tante altre altrettanto belle.



Gwithian
Spiaggia lunga di sabbia, ideale per imparare ad andare col surf è quella a Gwithian (per prendere lezioni di sup vi consiglio Carbis Bay). Poco distante c'è pure una baia dove è possibile osservare le foche nel loro ambiente naturale. 






Le spiagge più belle (secondo la Lonely Planet)
Nella zona di Padstow, secondo la guida della Lonely Planet, ci sono alcune delle spiagge più belle della Cornovaglia. Non so se siano realmente le più belle, ma sicuramente hanno il loro perché. Una di queste sette spiagge è quella di Costantine che con la bassa mare si unisce a quella di Booby's Bay creando una vasta distesa di sabbia.





Molto famosa soprattutto tra i surfisti è la spiaggia di Fistral vicino Newquay (pare sia la più famosa in Inghilterra per il surf). 



Ideale per fare sport anche la Watergate Bay, a un paio di km da Newquay, dove gli appassionati di programmi di cucina potranno andate al Fifteen, il ristorante di Jamie Oliver.








venerdì 21 agosto 2015

Inghilterra e cibo: la colazione

Che dire? Tutte le volte che vado in Inghilterra io mangio bene. E non di certo perché vado in ristoranti super stellati (e super costosi). Certo, ci sono le volte che mi concedo un'uscita al ristorante, ma alla fine spendo quello che spenderei in Italia. Quindi il primo pregiudizio da superare è che l'Inghilterra è cara (lo è quanto l'Italia e molti altri Paesi europei). 
E ora veniamo al cosa si mangia, o meglio ad alcune opzioni che ho personalmente assaggiato. Partiamo dalla colazione con la classica Full English Breakfast. A me non piacciono i fagioli e i funghi quindi di solito non me li faccio portare, per il resto però direi che è l'ideale per quando si è in vacanza, cioè per giornate in cui ci si alza con calma, si arriva a colazione più reattivi e quindi si possono affrontare uova, pancetta, salsiccia, pomodoro alla griglia, funghi e pane tostato (a volte c'è anche un tortino di patate). Dopo un piatto del genere potete tenere botta tutto il giorno. Al massimo vi fate uno spuntino a merenda e arrivate dritti a cena (il che è anche un vantaggio economico, no?). 



Alternative altrettanto saporite: le uova alla benedicte (uova in camicia su pancetta e pane imburrato) e uova strapazzate con salmone. 






Chi preferisce il dolce, ma non troppo, c'è la tea cake, ovvero una specie di pane dolce con uvetta e cannella. 



Vedere le foche in Cornovaglia

Giri in battello, lunghe camminate sulle scogliere o escursioni avventurose su scogli scivolosi sono del tutto superflue se il vostro obiettivo è quello di vedere le foche che giocano e si rilassano libere. 
Basta infatti recarsi a Gwithian, un tratto di costa vicino St. Ives gestito dal National Trust per poter ammirare comodamente questi simpatici animali.
Arrivati all'entrata dovrete pagare 5 sterline per accedere all'area (a meno che non decidiate di diventare soci del National Trust, nel qual caso potete entrare gratuitamente). 
A quel punto proseguite fino al grande parcheggio sull'erba. Da qui bastano pochi passi per trovarsi in cima alla scogliera che sovrasta la baia dove vive una nutrita comunità di foche.
Unico accorgimento: mantenere un tono di voce basso per non disturbare gli animali nel loro ambiente naturale.



Quando sarete stufi potrete tornare al parcheggio facendo un giro un po' più lungo, passando davanti all'isolotto col faro e ammirando la spiaggia piena di surfisti e bagnanti con qualsiasi tempo!





martedì 18 agosto 2015

Cornwall stroll #3: Lizard Point (senza guida!)

Beh, il sentiero lungo la costa che da Lizard Point porta a Kynance Cove è veramente semplice, sia da trovare (e infatti non abbiamo visto mappe di improvvisate guide che provavano a spiegare come seguirlo!) sia da percorrere. È lungo 2,5 miglia ed è tutto un salire e scendere su prati verdi costeggiando il mare. Noi ci abbiamo messo una vita a percorrerlo, soprattutto all'andata, perché a ogni passo c'era un nuovo scorcio da ammirare e fotografare, ma direi che senza distrazioni si può percorrere in circa un'ora. 











domenica 16 agosto 2015

Castel Drogo e il sogno infranto

Quando ho letto di Castel Drogo, ultimo castello costruito in Inghilterra da un miliardario diventato ricco col commercio del tè che agli inizi del Novecento ha deciso di costruirsi una casa con lo sfarzo del passato e le comodità moderne, non potevo non iniziare a sognare. E chiunque si sia lasciato incantare da Downton Abbey mi può capire. Già mi vedevo, moderna Lady Mary, girare per le sale di una sontuosa dimora, immaginando feste a cui indossare abiti sontuosi e glorificandomi per la mia innata capacità di trattare la servitù. 



Mentre il mio sogno ormai era diventato una specie di film, con tanto di intrighi, segreti e love affairs, arriviamo a destinazione e il primo impatto non è proprio dei migliori. L'esterno è completamente coperto da un'impalcatura che impedisce di vedere l'edificio nel suo splendore. 



Poco male, mi dico, basterà non guardare fuori dalle finestre. Peccato che l'interno sia pure peggio: oggetti impacchettati e accatastati, pareti ricoperte da pannelli da cartone e installazioni pseudo artistiche che probabilmente dovevano ricompensare del fatto che non c'era niente di visitabile. 
L'unica stanza intatta era il bagno con vasca con doccia con tanto di idromassaggio. Chissà cosa avrebbe detto Lady Mary!

Cornwall stroll #2: io ci riprovo!

Ok, lo ammetto. Difficilmente imparo le lezioni la prima volta. Mi dico sempre che magari ho sbagliato qualcosa, o che mi è sfuggito un passaggio. Insomma, trovo mille giustificazioni e ci riprovo. E se di solito ottengo lo stesso risultato, con le "camminate inglesi" devo dire che è andata molto meglio, anzi direi che la seconda volta è stato un vero successo.



Alla partenza da Zennor eravamo un po' scettici. La mappa e le indicazioni non erano certo migliori di quelle che avevamo già sperimentato. Secondo la guida dovevano avventurarci nei campi, seguire siepi a destra, voltare siepi a sinistra...
Così abbiamo deciso di prendere il controllo e fare il giro al contrario, partendo dal sentiero lungo la costa (pensando che nella peggiore delle ipotesi potevamo tornare da quella ignorando i campi).
La vista che si è aperta davanti a noi appena lasciato il paese ci ha dato coraggio. 


Tutto il sentiero lungo il mare si è rivelato una piacevole scoperta, con fiori multicolori, baie nascoste e una piacevole brezza marina. 



Dopo alcune ore siamo arrivati a quella che è conosciuta come l'isola delle foche. La speranza ovviamente era poterle avvistare mentre prendevano il sole sugli scogli, ma la fortuna in questo non ci ha assistito. In compenso abbiamo ammirato un via vai di barche piene di turisti che si avvicinavano all'isolotto per lo stesso motivo. 




Galvanizzati dalla vista e dal sentiero, non semplicissimo ma affrontabile con un po' di attenzione, abbiamo deciso di proseguire a ritroso lungo il giro indicato dalla mappa, passando per i campi. 




Beh, non so se è stato perché ormai ero diventata un'esperta conoscitrice delle usanze inglesi (teoria che ovviamente mi venderò per i prossimi sei mesi), o se semplicemente il sentiero era meglio segnato, anche il ritorno si è rivelato molto piacevole, tra campi di pannocchie e pascoli. E abbiamo pure intravisto una volpe che fulminea ci ha attraversato la strada!



sabato 15 agosto 2015

Cornwall stroll #1: una camminata "rilassante"

Tutte le volte che vengo in Inghilterra mi dico che dovrei procurarmi un libro con i sentieri pedonali nelle campagne e provare a farmi una bella camminata. Mi è sempre sembrata una cosa tanto rilassante, a contatto con la natura. E così quando il caso mi ha fatto trovare un libretto con dei percorsi sulla costa della Cornovaglia ho preso l'occasione al volo, pronta a seguire le indicazioni passo dopo passo. 
1. Lasciare la macchina al parcheggio e prendere il sentiero lungo la spiaggia: fatto. 
2. Raggiungere la scogliera e prendere le scale che portano alla strada di sopra: fatto. 
3. Proseguire passando il capanno dei pescatori e il giardino commemorativo, proseguire per tre quarti di miglio e prendere il sentiero sulla sinistra tra l'ultimo bungalow e l'isolato di vecchie case: con qualche difficoltà sentiero trovato, preso e percorso nonostante le ortiche pronte a riattivarci la circolazione. 
4. Attraversare il campo e salire sulla collina: dunque, il campo si può anche attraversare, ma come uscirne senza finire a casa di qualcuno o scavalcare cancelli chiusi con lucchetti?
Le indicazioni non dicevano altro e la mappa...beh, parliamone. 



L'alternativa erano le ortiche e così abbiamo optato per la proprietà privata, pronti a mostrare la nostra guida e a chiedere aiuto. 
In giro non c'era anima viva. La camminata è proseguita con l'unico obiettivo di tornare alla macchina, chiedendo indicazioni a tutti quelli che incontravamo. 
Morale? In qualche modo siamo tornati al punto di partenza, che per fortuna era parcheggiata in un bellissimo paesino sul mare, Mousehole. Ma inizio a convincermi che se non sono nata in un posto dove si può passeggiare liberamente per le campagne altrui un motivo ci sarà!



venerdì 14 agosto 2015

Bodmin moor: i menir ai tempi dei minions

E ora che si fa? Dopo aver visitato Restormel castle, un piccolo castello circolare che ci aveva incuriosito sfogliando i depliant sulla Cornovaglia, ci siamo ritrovati con un intero pomeriggio a disposizione. Che fare? Cercando sulla cartina abbiamo notato che era indicato uno "stone circle" nel Bodmin moor. L'idea di fare un giro per la brughiera ci piaceva e così siamo partiti. 



Il posto si è rivelato una sorpresa sotto diversi punti di vista, a cominciare dal paesaggio fatto di prati, piccoli cespugli e cavalli liberi. 


The Hurlers, la nostra meta, comprendono tre cerchi di pietre che, pur non essendo suggestivi come Stonehenge, meritano sicuramente la visita. Anche solo per la rilassante passeggiata da fare per raggiungerli.




E poi c'è la sorpresa kitsch! Il paese dove si trovano questi resti, infatti, si chiama Minions. E l'amministrazione comunale ha dimostrato di avere un gran senso dell'umorismo (o per gli affari) dando vita a una sorta di gemellaggio cinematografico!


mercoledì 12 agosto 2015

Tudor hotel: i posti che rimangono nel cuore

Una volta ho detto a un amico inglese che mi sarebbe piaciuto tornare a Bridgwater e lui mi ha chiesto se ero impazzita. Ok, si tratta di un paesino piuttosto anonimo, senza particolari attrazioni turistiche, ma merita una visita per alloggiare, e soprattutto mangiare, al Tudor hotel.



Si tratta di un alberghetto molto caratteristico con annesso ristorante in cui si mangia divinamente. Il momento della cena che preferisco? Ovviamente, il dessert! Quando abbiamo scoperto questo posto due anni fa, finendoci per caso mentre sotto una pioggia torrenziale eravamo alla ricerca di un posto dove passare la notte, il mio animo era stato letteralmente risollevato da una deliziosa pavlova. Quest'anno non c'era ma l'alternativa non mi ha lasciata delusa e la consiglio a tutti gli appassionati di cioccolata: la chocolate lumpy bumpy!


martedì 11 agosto 2015

Cornovaglia: tra Re Artù e L'erba di Grace

Dove andare per sentirsi protagonista di una leggenda con dame e cavalieri o almeno comparsa di un film di successo? Facile! Lungo la costa nord della Cornovaglia!
Noi siamo partiti da Boscastle, un paesino che sembra un piccolo gioiello sul mare. 

Dopo aver girato x i negozietti lungo il fiume e essersi scaldato con una Cornish pasty, una specie di panzerotto ripieno di manzo, cipolla e patate, l'ideale è fare una bella passeggiata lungo i sentieri pedonali sulla costa. Niente di impegnativo, ma molto suggestivi...e con la possibilità di fare incontri fuori dal comune!



La tappa successiva, viaggiando verso ovest, non può che essere Tintagel, dove è possibile visitare i resti del castello di Re Artù con tanto di grotta di Merlino. E chi se ne importa se è solo una leggenda. Il posto è veramente incantevole e per tutto il resto è sufficiente avere un po' di fantasia. 


E per finire, rimanendo in tema di fiction, è d'obbligo fare tappa a Port Isaac, dove hanno girato il film "L'erba di Grace". Un paesino caratteristico che piacerà anche ai non appassionati di cinema. 




lunedì 10 agosto 2015

Cornovaglia: un posto da cartolina (sconosciuto anche ai tourist office)

Curiosando tra le cartoline in vendita la nostra attenzione è stata catturata da un'immagine che avevamo già visto sulla guida: dei ruderi arroccati su scogliere a picco sul mare. 
Avevamo già provato a cercarli in passato chiedendo indicazioni negli uffici informazioni o alle reception degli hotel, ma nessuno aveva saputo darci indicazioni precise. Ora però avevamo un nome da cercare sulla cartina: Botallack mine. 
Che dire? Ci abbiamo messo molto a trovare questo posto, ma ne è valsa la pena. 


Un consiglio: andateci lungo la B3306, una strada costiera molto scenografica, e quando arrivate al paese di Botallack prendete l'unica strada che dal centro del paese (che si sviluppa praticamente lungo la strada principale) va verso il mare (non ci sono indicazioni).