Alla partenza da Zennor eravamo un po' scettici. La mappa e le indicazioni non erano certo migliori di quelle che avevamo già sperimentato. Secondo la guida dovevano avventurarci nei campi, seguire siepi a destra, voltare siepi a sinistra...
Così abbiamo deciso di prendere il controllo e fare il giro al contrario, partendo dal sentiero lungo la costa (pensando che nella peggiore delle ipotesi potevamo tornare da quella ignorando i campi).
La vista che si è aperta davanti a noi appena lasciato il paese ci ha dato coraggio.
Tutto il sentiero lungo il mare si è rivelato una piacevole scoperta, con fiori multicolori, baie nascoste e una piacevole brezza marina.
Dopo alcune ore siamo arrivati a quella che è conosciuta come l'isola delle foche. La speranza ovviamente era poterle avvistare mentre prendevano il sole sugli scogli, ma la fortuna in questo non ci ha assistito. In compenso abbiamo ammirato un via vai di barche piene di turisti che si avvicinavano all'isolotto per lo stesso motivo.
Galvanizzati dalla vista e dal sentiero, non semplicissimo ma affrontabile con un po' di attenzione, abbiamo deciso di proseguire a ritroso lungo il giro indicato dalla mappa, passando per i campi.
Beh, non so se è stato perché ormai ero diventata un'esperta conoscitrice delle usanze inglesi (teoria che ovviamente mi venderò per i prossimi sei mesi), o se semplicemente il sentiero era meglio segnato, anche il ritorno si è rivelato molto piacevole, tra campi di pannocchie e pascoli. E abbiamo pure intravisto una volpe che fulminea ci ha attraversato la strada!
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